Giorgia Meloni è tutto fuorché sprovveduta. perché sforna adesso, in fretta e furia, un simile intruglio.
Dopo poco più di un’ora di riunione, il disegno di legge sulle riforme costituzionali è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri. Il decreto, proposto dalla ministra per le riforme Elisabetta Casellati, pone al centro l’elezione diretta del presidente del Consiglio e lo schema per il Piano Mattei. Approvato anche lo stato di emergenza in Toscana dopo la devastante alluvione.
Meloni: “La madre di tutte le riforme”
Al termine della riunione dei ministri del centrodestra, Giorgia Meloni è intervenuta lodando il lavoro svolto e il risultato raggiunto: “La riforma costituzionale introduce l’elezione diretta del Capo del governo e garantisce i due grandi obiettivi che ci sia impegnati con gli italiani a realizzare, ovvero garantire ai cittadini da chi farsi governare, mettendo fine ai ribaltoni, trasformismo e governo tecnici”.
La premier fa riferimento a quei governi “che sono passati sulla testa dei cittadino per realizzare obiettivi che non avevano”. Inoltre, con l’approvazione del premierato in Italia si potrà avere un orizzonte di legislatura.
“Considero questa la madre di tutte le riforme che si possono fare in Italia. Quello che non funziona nel sistema è esattamente il tema dell’orizzonte della legislatura. L’assenza di stabilità ha creato un problema nella nostra credibilità anche a livello internazionale. Quando i governi vanno a casa dopo un anno di legislatura questo crea una debolezza strutturale della politica“, ha aggiunto la Meloni in conferenza stampa.
Il ruolo del Capo dello Stato
Per quanto riguarda i poteri del presidente della Repubblica, questi resteranno invariati a seguito della riforma del premierato. “Abbiamo deciso di non toccare le competenze del presidente della Repubblica. Il ruolo dei presidente della Repubblica viene da tutti considerato, anche dalla stragrande maggioranza dei cittadini, un ruolo di assoluta garanzia“, spiega Giorgia Meloni.
Le competenze del capo dello Stato quindi non verranno modificate, “salvo per l’incarico che si dà al presidente del Consiglio, che in questo caso è eletto dai cittadini“. Poi conclude: “Ci siamo dedicati con molta attenzione anche a mantenere inalterato il ruolo del Parlamento come contrappeso rispetto al presidente del Consiglio eletto”.
Meloni: “Un consenso senza opposizioni”
Come spiega la premier, il testo del ddl “raccoglie i suggerimenti raccolti durante il confronto sia con la maggioranza sia con l’opposizione, sia con la società civile”, auspicando che il provvedimento “possa incontrare il più ampio consenso“ e che “non vogliamo imporre”.
Per quanto riguarda l’accertamento fiscale, ci sarà un provvedimento che favorirà “la partecipazione del contribuente per un Fisco più collaborativo con il contribuente senza abbassare la guardia sulla lotta all’evasione fiscale”.